L'inventore del Nero
Un
arbitrario incontro con Michelangelo Merisi da Caravaggio
Qui testo integrale |
Testo:
Laura De Luca
Con Antonello Avallone
nel ruolo di Caravaggio
e la partecipazione di
Roberto Herliztka / Nando Gazzolo
nel ruolo de il Nero
Coreografia:
Fabrizio Laurentaci
Danzatori:
Fabrizio Laurentaci
Flaminia Candelori
Musiche originali:
Luis Bacalov
e
Echoesthree
(Walter Centofante - Cristian Lentini - Orlando Orlandi)
Regìa
Antonello Avallone
Lo spettacolo si compone di un mosaico di video, musica, danza e teatro.
Il tema dominante è ovviamente quello dell’esaltazione del nero, non inteso però come simbolo di un’anima a torto ritenuta “maledetta”, ma come paradossale intuizione di pulizia, di esaltazione del colore e, per contrasto, della luce.
La straordinaria verginità del nero, la capacità di guardare con occhi innocenti il buio, ovvero il fondo del male e del peccato sarà il messaggio dello spettacolo e della nostra rilettura di Caravaggio, personaggio emblematico di un secolo violento, intessuto di forti contrasti, e di asperrime tensioni.
Tutti i numeri dello spettacolo saranno perciò a loro modo portatori di questa tensione, che si scioglierà sul finale nella consapevolezza di una possibile composizione di ogni contrasto.
Con il patrocinio del Comitato Nazionale per il Centenario
In dettaglio:
1. Ouverture video su opere di Caravaggio (durata 5’), mix di forte impatto, giocato su un montaggio serrato di particolari. Esaltazione dei contrasti e del realismo a volte crudo delle opere.
Colonna sonora originale rock prog: il voluto anacronismo a sottolineare l’asprezza delle realtà rappresentate e, insieme, la straordinaria sintonia fra due epoche (il cinque-seicento e il nostro tempo)
2. Pièce teatrale. Durata 50’.
Tre personaggi in scena. L’intervistatrice, Caravaggio, il Nero.
E’ la versione teatrale dell’originale radiofonico in onda alla Radio Vaticana l’11 marzo 2010.
L’intervistatrice nei propri panni, Caravaggio eventualmente in costume d’epoca, il Nero che parlerà lasciandosi appena intravedere, quasi fuori scena.
La conversazione, inizialmente a due, mira a stabilire se Caravaggio può realmente intendersi come “l’inventore del Nero”, e in che senso. Se può realmente intendersi cioè come lo scopritore di quella parte oscura di noi stessi che inaugura la percezione della modernità, intesa come tempo di conflitti e di lacerazioni interiori.
Il tutto condotto con leggerezza ed ironia. Lui scontroso, scostante, irrequieto e sfuggente, tendenzialmente consapevole della propria arte, preso da una singolare smania e con la sgradevole sensazione di essere braccato.
Il Nero, evocato verso la metà della pièce, dirà la sua nei confronti del suo presunto scopritore, nonché esprimerà in assoluto il suo proclama di verginità, di disponibilità ad accogliere la luce e il colore, manifestando sul finale la sua critica al nostro tempo, oramai incapace di accogliere ombre e penombre e di sopportare l’oscurità, di comprenderla nella sua “pregnanza” di forme e di pensieri.
3. Coreografia finale sulla musica rock del video d’apertura fusa a contrasto con brano classico.
Uno o due ballerini in scena: bianco e nero, luce e oscurità.
Durata: 6’ – 8’
E’ un progetto
lauradelucaANDfriends
in collaborazione con Teatro dell'Angelo
www.lauradelucaANDfriends.it
www.teatrodellangelo.it
email: info@lauradelucaandfriends.it