25 Gennaio 2005
Carissima Laura, rieccomi dopo le festività (compresa quella che “tutte le feste si porta via!”; evidentemente il tocco artistico è una caratteristica di famiglia…). Innanzitutto come stai? Credo tu sia ormai in piena forma, come deduco dalla ripresa delle tue attività professionali. Noi stiamo bene, non abbiamo fatto vacanze e quindi non siamo mai stati in pausa, per lo meno dal punto di vista lavorativo. In queste settimane, nel tempo libero, mi sono dedicato principalmente alla lettura (non integrale, solo quello che mi interessava!) di quindici anni di Giornalino, dal 1975 ai primi numeri del ’90 (procuratimi come già ti avevo scritto e con parecchi numeri mancanti). Me li sono sfogliati tutti, un po’ per rileggere vecchie (o leggere nuove) avventure dei personaggi che mi piacevano a quei tempi e per scoprirne di nuovi, ma soprattutto per andare alla ricerca delle opere di tuo padre. Mi è stato ovviamente utilissimo l’elenco che Brunoro mi ha fatto avere a suo tempo: oltre alle cose da lui indicate ho trovato qui un disegno là una copertina che non risultavano. Inoltre, ogni tanto, nella rubrica di lettere dei lettori, ho trovato dei riferimenti a tuo padre: in particolare a corredo di una risposta c’è una sua bella foto, lui sorridente, ripreso nel suo studio di casa vostra mentre lavora ad una tavola del Commissario Spada. La conserverò nel mio personale archivio insieme al resto. Ancora, ho trovato molto significativa l’intervista nella presentazione de La Tempesta, in cui tuo padre decisamente afferma che per lui il fumetto è un mezzo educativo (come del resto mi avevi già scritto tu). Ho iniziato con le vicende di Spada nelle tre storie del ciclo dei terroristi e in Fantasmi. Indubbiamente molto più cupe delle precedenti, per via della sceneggiatura si capisce, ma tuo padre si “esibisce” con la consueta maestria ed un eccezionale funambolismo grafico con delle stupende tavole a piena pagina, particolarmente nell’episodio conclusivo della saga. Ma aspettavo con curiosità Gian Burrasca. Beh, le vicende narrate sono divertenti ma tuo padre, dando prova di potersi adattare a qualunque genere letterario, immette di suo un tratto tanto nitido e preciso quanto così spassoso che è impossibile trattenere il sorriso vedendo muoversi nel piano del foglio tanti personaggi così caratterizzati. La scelta di raffigurare i protagonisti con una certa rigidità marionettistica (passami in termine) è stata un’idea geniale e contrasta efficacemente con l’espressività dei volti, resi con una forte componente caricaturale. Per contrasto, Gian Burrasca ( e anche gli altri ragazzini raffigurati) hanno dei visi simpatici e normali, quasi sia il passaggio all’età adulta a corrompere e a rendere ridicoli quei tratti fini. Non mi soffermo ad esaminare dettagli che tu ben conosci ma perlomeno l’attonito vecchietto che è quasi investito dall’automobile “guidata” da Giannino lasciamelo citare! Tempo addietro avevo avanzato l’ipotesi che tuo padre fosse una persona in cuor suo parecchio spiritosa, e tu me l’hai confermato, ma se avessi conosciuto allora il “Gian Burrasca” non avrei avuto dubbi. Si dev’essere molto divertito nel disegnarlo. Altra opera alla quale tenevo è Paulus. Non riuscivo ad immaginare quale potesse esserne la trama e come fosse stata resa. Qui devo confessare la mia sorpresa, mista ad un po’ di delusione. Mi spiego. Innanzitutto ho trovato affascinante l’idea di legare la vita di san Paolo alle vicende di un suo alter ego del futuro: trovo la sua figura di apostolo molto attuale e le sue Lettere sono lì che ci parlano con immutata efficacia. La grafica di tuo padre è al di là dell’immaginabile: ma quanto ha impiegato per dipingere tutti quei quadri, perché di questi si tratta? Ho notato che in una delle prime tavole c’è la sua consueta firma e, sulla coda della “a”, vi è l’anno ’84. La pubblicazione è avvenuta nell’87 e dunque diciamo che ci ha lavorato almeno due anni? E come ha fatto? Ha dipinto sul cartone e poi ha anche inchiostrato? Grandissima tecnica e maestria, oltre che fantasia! Probabilmente è l’opera più complessa alla quale abbia messo mano. La componente educativa della storia è molto forte e ciò gli deve essere servito di ulteriore stimolo nella realizzazione. Inoltre l’ambientazione nello spazio, tra stelle e astronavi, non può non affascinarmi, si capisce. L’atterraggio in una Roma del lontano futuro nei pressi del Colosseo ancora intatto (per com’è oggi) è quantomai suggestivo. E dove sta quel po’ di delusione, ti chiederai? Ma nel fatto che la redazione de Il Giornalino non è stata in grado di rendere compiutamente la bellezza grafica dell’opera. Già nel corso della pubblicazione di Gian Burrasca la rivista ha cambiato formato, riducendolo. Ciò ovviamente ha reso meno leggibili tavole molto dettagliate come quelle di tuo padre; nel caso di Paulus poi la ricchezza cromatica dei dipinti, ben diversi dalla netta china dei disegni, si perde in gran parte. Anche la carta utilizzata non ha aiutato (adesso è una vera schifezza, praticamente grigia!). D’accordo con te che la storia sia particolare e difficilmente soggetta a repliche ma una bella edizione avrebbe aiutato. Purtroppo non ho tutte le uscite, mi mancano infatti quattro numeri tra cui l’ultima puntata in cui però so esservi la “messa in croce” di Paulus, resa magnificamente grazie ad un gioco di riflessi sulla pavimentazione (mi ha ricordato un quadro di Dalì in cui Cristo è crocefisso su un ipercubo). Vedendo, in poco tempo, un gran numero di opere di tuo padre mi sono reso conto di come fosse in grado di mutare ed adattare i suoi stili. Da Spada ad Amleto, da Gian Burrasca a Paulus, da La freccia nera a Totò e Marylin, per tornare al suo stile “tradizionale” in Avventura sull’Orinoco… per quel che conosco di fumetti non sono stati molti gli autori che sono riusciti a crearsi stili di disegno del tutto diversi, potendo così scegliere il più adatto alla trama (o altro criterio, chissà quale…), e padroneggiandoli tutti altrettanto bene. La mia caccia ad altre opere di tuo padre continua: giusto sabato, in un grande mercato dell’usato qui a Torino (il Balùn), ho visto un po’ di Giornalino dei primi anni ’70; li ho sfogliati tutti ed ho ritrovato (‘che all’epoca li avevo ben letti) alcuni numeri con le copertine dipinte da lui. Inoltre, su E-bay, ho trovato un certo numero di arretrati che mi permetterebbero di completare Paulus e di avere l’edizione originale di Marylin nonché Alla scoperta del pianeta Terra: farò un’offerta e poi vediamo… Come noti sono in piena frenesia collezionistica, ma in poco tempo e grazie al tuo aiuto sono riuscito a riunire molta parte delle realizzazioni dei suoi ultimi vent’anni nonché a conoscere le sue primissime opere… Concludo questa lunga mia con cari saluti da entrambi. E non dimentico che oggi ricorre l’anniversario di tuo padre. Ieri, in ufficio, girando la pagina della mia agenda da tavolo sul 25 ho dato un’occhiata al santo del giorno, come mia abitudine: ho così visto che il compleanno di tuo padre coincide con la “Conversione di San Paolo”… sarà un caso che si sia dedicato a “Paulus” con tanta ispirazione? Ciao. Beppe |
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24 Gennaio 2005
Su TUTTI BRAVI RAGAZZI
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9 Aprile 2004
Cara Laura, mi chiamo Alessio, ho quasi trentatre anni, e nel 1989 ho avuto la fortuna di incontrare Gianni (che aveva accettato il mio invito al Mamiani per parlare di fumetto, per il gruppo che avevo organizzato durante un'occupazione). Di questo incontro (che ha avuto una coda di cartoline e telefonate fino alla data in cui è morto) conservo qualche foto sfocata (ma non ero io a fare le foto) e il ricordo di una bellissima persona. Ora, mi rendo conto che può sembrare cinico, mi piacerebbe fare due chiacchiere se possibile con lei a proposito degli originali di Gianni per sapere se qualcosa è in vendita. All'epoca, giovane impudente, chiesi direttamente a Gianni se era possibile avere un suo schizzo e lui, con molto garbo, mi rispose che non gli faceva molto piacere farli perchè si sentiva, testuali parole, un po' come un fenomeno da baraccone. Poi un giorno, mi disse: Sai a proposito di quella cosa che mi avevi chiesto... credo che te la farò."Non c'è stato tempo, sarebbe stato un bel ricordo da avere sotto gli occhi. Spero di non averla disturbata, annoiata, e soprattutto di non averle fatto una brutta impressione.Cordiali saluti, Alessio S. |
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14 Gennaio 2004
Ciao, Laura. Scusa se ti dò del tu, ma,
attraverso il tuo sito mi sembra di |
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19 Dicembre 2003
Sono nato nel 1959 e nei primi anni ’70 ero un assiduo ed attento lettore de Il Giornalino, del quale apprezzavo sopra ogni cosa le storie a fumetti disegnate da nomi storici quali Caprioli, Landolfi e naturalmente e soprattutto da Suo padre. I Suoi disegni mi affascinarono da subito (la prima storia da me letta fu “Il caso della freccia”). All’epoca tredicenne rimasi colpito dalla modernità ed accuratezza del tratto nonché dalla originalità delle soluzioni grafiche adottate e passavo lunghi pomeriggi ad esplorare ogni angolo delle scene rappresentate per cogliere nuovi particolari. Se, in anni successivi, ho acquisito una buona “mano” nel disegno lo devo agli adolescenziali tentativi, fatti nelle tediose ore scolastiche, di imitare quei segni. Ritagliavo con cura religiosa e quasi maniacale le tavole a colori de Il commissario Spada per conservarle e tuttora, talvolta, scorro quelle avventure apprezzandone la grafica e la trama con immutato piacere. L’ultima storia da me letta fu “Il mondo di Sgrinfia”, dopodiché cessai di acquistare Il Giornalino, credo più che altro per ragioni di età e perché i miei disegnatori preferiti per varie ragioni cessarono di pubblicare. (Aneddoto: allora, per ragioni che non ricordo, non potei acquistare un numero della rivista perdendo così una puntata de “Il mondo di Sgrinfia”. La cosa mi ha sempre parecchio disturbato. Quasi trent’anni dopo, girellando per un mercato delle pulci qui in Torino, vedo due marocchini che vendono alcune vecchie riviste: tra queste alcune copie del Giornalino degli anni ’70. Sfogliatene due o tre, con mia enorme sorpresa in una trovo la puntata che mi mancava! Coincidenza incredibile ma vera! Potei così riparare alla mia mancanza giovanile…). Nel corso dei decenni trascorsi da quegli anni ho pensato molte volte a come mi sarebbe piaciuto avere l’opera omnia di Suo padre (possiedo la Bibbia da Lui illustrata, un calendario 1982 dato in omaggio con la Santa Crociata di San Giuseppe nonché varie vignette che comparvero sulle pagine di Famiglia Cristiana, nonché ovviamente la straordinaria trilogia “scespiriana”…). Di recente ho anche scritto alle edizioni Paoline per valutare la possibilità di recarmi nei loro archivi a Milano e fotocopiare a colori tutto quello che mi manca e che è stato da loro edito (la cosa è possibile ma complicata…). Questa primavera ho scoperto, tramite Internet, che stavano per essere ripubblicate le avventure del Commissario Spada: mi sono subito procurato il primo volume e, il mese scorso, il secondo appena uscito. Attendo con impazienza gli altri due, con le ultime storie a me sconosciute! In questi mesi ho approfondito le informazioni su Suo padre ed ho scoperto innanzitutto che ha prodotto altre opere a fumetti (quali La freccia nera e Paulus) e che, nel 1996, è uscito un volume, scritto da Lei e da Gianni Brunoro per le edizioni Comic Art, “Gianni De Luca, un grande maestro della letteratura disegnata” (nel frattempo sono riuscito a procurarmi un opuscolo dal titolo “Gianni De Luca, dall’illustrazione al fumetto”). Ebbene, la presente mail è innanzitutto per esprimerLe la mia ultratrentennale immutata ed enorme ammirazione per l’Arte di Suo padre e per domandare se, a Sua conoscenza, è ancora possibile reperire copia del volume citato e dell’albo La freccia nera. Sono inoltre interessato a qualunque iniziativa venga attuata affinché l’opera di Gianni De Luca non sia dimenticata (e ciò proprio non mi pare sia avvenuto) ed anzi permetta una maggiore divulgazione della Sua Arte. Grazie per l’attenzione che ha voluto dedicarmi e La prego di accettare i miei sinceri saluti nonché gli auguri per le prossime festività. Pier Giuseppe B. P. S.: la e-mail Le arriva da una casella che non è la mia poiché, pur utilizzando il collegamento Internet dell’ufficio, non mi è permesso servirmi della posta elettronica per comunicazioni con l’esterno. Così la manda mia moglie…che ringrazio. |
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3 Novembre 2003
Ho navigato nel sito: complimenti. Ben
fatto, ma soprattutto ricco di |
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24 Ottobre 2003
Salve |
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30 Aprile 2003
Carissima Laura, Massimo |
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22 Aprile 2003
Cara Laura intanto 2 parole per ringraziarti delle pagine che mi segnali tramite il sito friends. Davvero carino! mi piace l'idea e la trovo intrigante. I racconti sono piacevoli e le immagini anche. Cercherò di diffonderla. Cristina |
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19 Aprile 2003
Cara Laura, Maria Luisa |
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17 Aprile 2003
Gentile Laura De Luca, Laura Giacalone |
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26 Febbraio 2003
Sono un compositore interessato al
rapporto tra musica, parole e immagini. Mi sono imbattuto casualmente
nel vostro sito e vi sarei grato se mi faceste avere informazioni, a
questo indirizzo, sulle possibilita' di collaborazione musicale alle
vostre iniziative o a quelle di terzi che saprete indicarmi. Benedetto Guidotti |
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31 Gennaio 2003
Cara Laura, Andrea |
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24 Gennaio 2003
Cara Laura, Roberto |
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23 Gennaio 2003
Ciao Laura, Manlio Fierro |
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22 Gennaio 2003
Cara Laura, Gloria Sabatini |
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28
Dicembre
2002
Sono un quarantenne (classe '62) ex
lettore de "Il Giornalino" delle Edizioni Paoline. |
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3
Luglio
2002
Gentile Laura De Luca, Maria Luisa De Blasi |
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27 Giugno
2002
Complimenti per il bel racconto on
line, Di là dal muro, mi piace tantissimo !!!!! Fabio |
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26 Giugno 2002
Gentile sig.ra Laura De Luca, Sono una studentessa di Lettere alla Stata le Milano. Sto compiendo ricerche per una tesi in Teatro Inglese sugli illustratori di Shakespeare e Gianni De Luca è stato uno dei più grandi illustratori (nel suo caso "a fumetti") di Shakespeare.L'ho ammirato fin da quando lo scoprii ne Il Giornalino quando ero ancora troppo piccola per rendermi conto della sua bravura (ho adorato Paulus e conservo con estrema cura le copie che racchiudono quella storia meravigliosa disegnata magistralmente). Purtroppo sono nata nel 1977 e ho iniziato ad acquistare Il Giornalino solo nel 1982, perdendo irrimediabilmente la prima edizione delle tre riduzioni shakespeariane. Solo molti anni dopo ho acquistato le riedizioni in volumi separati dell'Amleto e di Romeo e Giulietta, ma non sono più riuscita a trovare La Tempesta. Ho cercato ovunque, ma pare sia sparita ogni copia acquistabile di Shakespeare a fumetti.La prego di farmi sapere se sa in che modo potrei procurarmi una copia dell'introvabile volume, Le sarò infinitamente grata. Cordiali saluti,Petra M. P.S: a Maggio 2002 è stato pubblicato per le edizioni CUEM di Milano un volume, nato da un seminario dell'Università degli Studi di Milano, in cui compaiono due saggi relativi a L'Amleto di Gianni De Luca e Shakespeare e il fumetto. Il primo è opera del dott. Modenesi dell'Università Statale di Milano, il secondo è mio. Il volume s'intitola Shakespeare Graffiti, se dovesse interessarle, me lo faccia sapere. |
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21 Giugno
2002
Carissima Laura, Gianni Rugginenti |
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11 Giugno
2002
clap clap Paolo |
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21 Giugno
2002
Kinshasa un abbraccio Carla |
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5
Giugno
2002
Hallo Alessia, |
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14
Maggio
2002
ciao Laura, |
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28 Aprile
2002
Buon pomeriggio Alessia, |
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20 Marzo
2002
Lo sai, sto leggendo un libro francese di uno scrittore che si chiama
Jean Cocteau, molto famoso in Francia. |
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12
Marzo
2002
Ciao Laura |
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9
Marzo
2002
Cara e stimata autrice, |
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6 Marzo
2002
Ciao Ale, innanzi tutto complimenti per Di là dal muro!!
Purtroppo ho avuto qualche problema e non sono riuscita per ora a
scaricarmi la versione integrale (audio + musica). Aspetto di capitare
con il PC in ufficio dove con la rete non dovrebbe dovrebbe essere un
problema. Comunque è molto suggestivo. |
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22 Febbraio 2002
Cara Laura, ti scrivo per informarti di una cosa:devi sapere sche sono iscritto ad alcune Mailing list sui fumetti. Su una di queste, "Ayaaaak", dedicata al fumetto Bonelli e con un sacco di addetti ai lavori iscritti, c'è stata una discussione su tuo padre. Ti allego (in fondo alla mail) un paio di estratti.Mi chiedevo se per caso tu avessi voglia di intervenire sulla questione delle ristampe de Il commissario Spada (visto che mi dicevi di essere al lavoro per la ripubblicazione), e dei lavori Shakespeariani, di cui più persone chiedevano lumi. Io poi sarei ben felice di forwardare la lettera nella mailing list.ciao EmiRoberto R.:
> Da anni spero in una pubblicazione in
volume delle storie di Spada, ma purtroppo credo che i diritti siano in
mano alle Edizioni Paoline e la serie è sicuramente troppo matura per il
target attuale de "Il Giornalino", quindi temo che non la si vedrà mai. Stefano C.: >>In effetti il duo Gonano-De Luca con il "Commissario Spada" realizzarono altempo (si parla di circa trent'anni fa) un personaggio dalla maturità e dalle tematiche che difficilmente sono state eguagliate, in seguito, nel fumetto italiano, forse a livello di riscontro con l'attualità, l'unico che fece qualcosa di paragonabile fu Magnus con la prima serie (sei episodi) delle avventure de " Lo Sconosciuto", e fa piacere che qualcuno che immagino piuttosto giovane, si ricordi di questo. Con il commissario Spada vennero trattati in modo intelligente ed appropriato, specialmente per la delicatezza degli argomenti e del momento nel quale apparsero (contemporaneamente al fenomeno storico) anche il terrorismo. L'unico "difetto" se mi passate il termine, è stato il fatto che, apparendo su una testata "religiosa" e un po' fuori dal fascio dei riflettori del fumetto impegnato o più popolarmente conosciuto, non ha avuto i riconoscimenti appropriati o meglio, è rimasto un po' in quell'area periferica che facilmente si dimentica, certo è che se fosse apparso su Linus, AlterAlter o su altre testate storicamente più schierate ma anche solo per la loro semplice distribuzione, più reperibili (pensate che in quel periodo "Il Giornalino" veniva venduto solo attraverso le parrocchie), anche gli autori stessi avrebbero avuto una ribalta più "universale", ed un riconoscimento più unanime. "IL Giornalino" di quel periodo (e anni limitrofi) annoverava nomi come: Caprioli, Micheluzzi, Battaglia, Toppi (che ancora vi collabora), D'Antonio, Fenzo, Zaniboni e molti altri, questo giusto per dirvi il livello del materiale prodotto. Personalmente e come disegnatore non posso che segnalarlo, Gianni De Luca era e rimane uno dei più grandi disegnatori italiani (ed anche uno dei più misconosciuti, ahinoi), aveva un tratto estremamente personale ma chiaro, leggibile e caratterizzante, uno dei migliori interpreti del "paesaggio italiano" che abbia mai avuto modo di vedere (come disegnava Milano lui, ancora non ho trovato nessuno che lo eguagliasse), unico conforto, per quello che può valere è che, in periodi nei quali i premi venivano dati senza patentati di appartenenza a scuderie, nel 1973 (più o meno) gli venne conferito lo Yellow Kid come migliore disegnatore italiano; credo che mai premio sia stato meritato come quello. Il materiale da lui prodotto rimane effettivamente di difficile reperibilità, credo che alcuni cartonati /brossurati dei suoi racconti shakespeariani siano stati pubblicati (molti anni fa) dalle Edizioni Paoline stesse, ma vista la data di uscita sono quasi introvabili se non in bancarelle dell'usato o in qualche Libreria Paolina. Per il "Commissario Spada" vennero pubblicati due volumi brossurati da una casa editrice (oramai scomparsa) la Visualprint, che faceva capo alla libreria milanese (forse una delle prime, se non la prima "fumetteria", oggi scomparsa) che si chiamava "Le Nuvole Parlanti", (...) Chiedo scusa per l'intervento un po' "saccente", ma Gianni De Luca (e lo stesso Gonano, ma in questo caso parla il disegnatore) al tempo mi impressionò moltissimo e per certi versi mi contagiò non poco con il suo stile, non ho resistito alla tentazione di dedicargli quello che ritengo un giusto tributo per quello che ha fatto e che, in un periodo nel quale si ristampa di tutto, anche il materiale meno memorabile, non sia data la possibilità ai nuovi lettori di conoscere qualcosa che vale la pena veramente di essere conosciuto. A certi operatori che si destreggiano nella reperibilità di materilali da ristampa, bisognerebbe suggerire autori come questi, non credo che le Paoline, se gli venisse richiesto, negherebbero il materiale per la pubblicazione, o almeno un tentativo varrebbe la pena di essere fatto. Per voi lettori sono sicuro che sarebbe una piacevole scoperta.
Giuseppe B.: >>>Bravo Stefano! Senz'altro mi associo a te nel giudizio sull'opera delgrandissimo De Luca! Non si può immaginare l'impatto che ebbero su di me le opere di questo grande disegnatore e di tutti quelli che in quegli anni lontani resero grande Il Giornalino. La recente riproposta del Gianburrasca voluta dal nuovo direttore della testata (che poi è lo stesso che la diresse anni fa, all'epoca del Commissario Spada, tornato da poco in sella dopo anni di gestione Mastrandrea), fa sperare in una riproposta di altre opere di questo indimenticabile autore. |
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15
Novembre 2001
Ciao Laura, |
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14
Novembre 2001
Cari Echoesthree, Claudio Simonetti |
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10
Novembre 2001
Ho letto sul tuo sito della disponibilità di audio libri ma non ho trovato Alberto |
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7
Novembre 2001
Non c'è che dire: un sito sempre più ricco! Dario |
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23
Giugno 2001 L.B. è un nome colletivo - io sono L.B - anche tu sei L.B. ------> http://baccelli1.interfree.it/luther~blissett.htm a presto - vittorio |
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14
Giugno 2001 Cara collega, sono Marco Civra di Edizioni Marco Valerio. Sto visitando il tuo sito in questo momento. Complimenti per l'audiolibro; lo sto ascoltando in background. Unica osservazione: è maledettamente lento, non tanto per l'audio, ma per l'eccesso di file jpg che appesantiscono lo scaricamento della pagina. Ci piacerebbe poter linkare le tue pagine, se sei d'accordo. Unico dubbio è che un ciechi o un ipovedente, prima di riuscire ad arrivare all'audio, si perda nelle schermate iniziali. Si può trovare una soluzione per mettere i files audio più "direttamente" accessibili (meno files jpg e meno passaggi di pagine html per arrivare al succo)? Marco Civra |
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29
Maggio 2001 Complimenti Laura, la vostra iniziativa e lavoro ci è piaciuto davvero molto. Sicuramente potremo scambiarci il link e pensare anche ad altre forme di collaborazione. Come avrai potuto vedere dal nostro sito, la nostra associazione culturale vuole promuovere l'ascolto di qualità con gli strumenti multimediali esistenti allo stato dell'arte (...) A noi interessa promuovere l'opera in audiolibro, l'Italia è uno dei pochi paesi dove gli audiolibri sono introvabili. Seguiamo la scuola di narratori americani e siamo associati a APA. Cristiana Giacometti co-founder - executive editor il Narratore Associazione Culturale http://www.ilnarratore.org |
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Maggio 2001
Un
sito di fotografia... no, di fumetti... no, di musica... o forse di
tutto questo e altro ancora. Con un cognome che a noi che ci occupiamo
di narrativa disegnata dice qualcosa... qualcosa di grande. Ma certo!
Gianni De Luca è stato uno dei Maestri del Fumetto, uno davvero
speciale. Nel sito di sua figlia si trovano alcuni dei suoi
eccezionali disegni, un pezzo importante della storia del fumetto. Val
proprio la pena di dare un'occhiata e lasciarsi prendere anche da
tutto il resto!
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Aprile 2001 CONGRATULAZIONI...per il tuo sito internet! E così, mentre io andavo dietro al giubileo, tu hai inventato un nuovo modo di scrivere e comunicare un romanzo, grandioso! A dire la verità io non sono un accanito lettore in internet e, perciò, ho dato solo una rapida occhiata a qualche capitolo dell'opera. Spero di poter dare un parere più completo nel prossimo futuro, intanto di dico solo che dal punto di vista grafico mi pare davvero ben fatto. Un ammirato saluto a te e a tutti i "Friends" (ormai hai radunato intorno a te una vera e propria corte di letterati ed artisti come una gran dama del Rinascimento!) Dario Busolini |
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Marzo 2001 Cara Laura, sorvolo sui lati tecnici, che non sono essenziali: il sito svolge la sua funzione e questo basta; si rimane piu' concentrati sui contenuti, e la mancanza di schematismi precisi in questo caso è un pregio. Ho letto tutti gli otto capitoli, e ti assicuro che normalmente fatico molto a leggere su internet: preferisco mille volte un libro di carta. La scrittura mi ricorda un pò Andrea De Carlo, con ritmi spezzati e molta introspezione: funziona bene, legato a temi come quelli trattati, che non possono mai essere affrontati serenamente, a maggior ragione se, come mi pare di capire, l'autore li ha vissuti in prima persona. Il paragone con De Carlo lo considero un complimento: l'originalità comunque c'è, e andrebbe valorizzata. Spero vi siano pervenute collaborazioni, foto e magari ipotesi di pubblicazione. I disegni e le foto accompagnano ma distraggono dalla lettura: spiccano per bellezza di tratto e compositiva quelli di tuo padre. Aspettando i prossimi capitoli, ti saluto, sperando di riuscire a rivederci: facciamo davvero una vitaccia, non trovi? chissà se sarebbe andata diversamente, se le bombe avessero prodotto gli effetti sperati da chi le tirava... Paolo Piselli |
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22 Febbraio 2001 La morte. Un pensiero che avvolge, coinvolge distrugge. Ma forse Ridona la vita Marco Croma |
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19 Febbraio 2001 Gentilissima, ho visto il sito e il testo. Il testo è accattivante e l'idea mi sembra molto buona (bravi per le tavole di Mammucari, un buon giovane autore). Penso che il luogo ideale per il materiale sia però un CD-Rom piuttosto che la rete, dove lateralmente ci possono essere approfondimenti e quant'altro. Stefano Gorla |
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16 febbraio
2001 Dov' Diego adesso? Non è possibile rintracciarlo di persona? Mi hanno detto che è in Nepal. Questa e-mail può raggiungerlo? Mi chiamo Anna anch'io. Anna |
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14 febbraio
2001 Cara Laura, ho visto e mi pare che stiate facendo qualcosa di innovativo il che è sempre un bene. Non mi è ancora perfettamente chiara l'interattività che ci può essere con il lettore. Comunque, come ogni cosa nuova ha bisogno del suo rodaggio e dei suoi perfezionamenti. E la chiave di volta ci sarà quando le linee saranno adeguate. E' però meglio cominicare ora perché così, al momento opportuno, uno c'è già con un suo spazio consolidato. Luciano Simonelli editore |
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9 febbraio
2001 E' da tanto tempo che cercavo tue notizie! Sono rimasta ai primi libri che hai scritto (Tutta colpa di Dio e Ninna nanna a una mela frullata. BELLISSIMI!!! Tanto che ne ho regalato un sacco di copie ad amici e parenti!!!) e poi il vuoto...Adesso internet mi ha dato la possibilità di rintracciarti di nuovo. Sono contenta. Ho letto che hai scritto una decina di libri. Mi puoi dire i titoli e la casa editrice? Grazie Ciao!!! Carla Surini |
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1 febbraio
2001 Dal suo primo capitolo : "Non so quale trasmettitore neurale del suo cervello gli abbia ordinato di accompagnarsi a noi, che siamo quasi il doppio di lui. Per stazza e per età. Non so cosa ci trovi, in noi. Noi, due volte vent'anni. Due volte ragazzi: ragazzi al quadrato, eppure non ancora vecchi. Ascolta i Pink Floyd, che erano roba nostra. Come ti permetti, che ne sai? perché non ti ciucci i Rem? sono stato sul punto di chiedergli un sacco di volte." Se con quest' ultima frase lei intendesse dire che i R.E.M. (si scrive cosi' e non "Rem",dato che si tratta di un acronimo-rapid eyes movement-) sono un gruppo "da ragazzini" che non comprendono quale sia la buona musica e quale no,in pieno stile Britney Spears o Lunapop, le consiglio vivamente di rivedere la sua cultura musicale, per constatare che il celeberrimo gruppo di Athens, non ha molto da perdere in un eventuale confronto con i pur grandi Pink Floyd....mi auguro che lei non voglia passare per la solita moralista che giudica i giovani con sufficienza ed ignoranza. CARLO |
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30 gennaio
2001 Cara Laura il sito è molto bello. Anche molto di più di quello che mi avevi fatto già vedere! complimenti. Sai cosa aggiungerei? un guestbook, cioè una sezione dove pubblicare le lettere più belle (o più importanti) che ti arriveranno. Ma già così è bellissimo. Emiliano |
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30 gennaio
2001 Brava Laura, ti faccio i complimenti e il mio più affettuoso in bocca al lupo per il futuro di questo progetto! Gianluca |