La casalinga è spesso obesa. Il gasso la protegge, la culla, la consola del freddo, del niente. Ha sempre un avanzo, nella bocca, e un’informe bocca deformata mandibola senza più baci di cui nutrirsi. “Levalo dal piatto!” -lei dice- E’ proibito sprecare, Me lo mangio io!” Obesa, mangio tutti gli scarti del mondo, provviste inutili, che provvedono a me. Obesa, la casalinga pesa, e le pesa il cielo come un animale, sulla cui gobba perfetta scivolano lune e stelle. Ma nessuna nuvola riflessa nei suoi occhi stanchi.
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