marta brancatisano
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Spedito - 13 May 2003 : 20:44:13
Ero in attesa della mia quinta figlia (ottavo mese ) e mi ero recata in centro (via del Corso ) per cercare un regalino per la primogenita che avrebbe compiuto 8 anni il giono dopo. Erano tempi cupi e andare in centro non era una piacevole passeggiata come adesso. Il pericolo di bombe o sparatorie era già entrato nelle possibilità quotidiane. Io e mio marito, tuttavia avevamo scelto la strada della "non chiusura" e continuavamo a fare la vita di sempre perché in quella situazione...era impossibile prevedere! Così, presi la metropolitana e poi l'autobus al Colosseo e camminavo per i negozi del Corso con il mio pancione quando all'improvviso sembrò che la via fosse piombata in un silenzio totale per essere scuarciata dalle sirene di una serie di macchine che - sembravano le sole - presero a sfrecciare da piazza Venezia verso piazza del Popolo. Mi venne quualche brivido e pensai : "ci siamo, sono riuscita a trovarmici in mezzo", ma poi non successe nient'altro. I rari passanti erano muti e frettolosi, forse avvolti nello stesso mio tipo di pensieri. Quando entrai poco dopo in un negozio - La Cicogna di via Frattina - avevo finalmente riacquistato un pò di sangue freddo e chiesi con tono noncurante, per nascondere la paura appena provata, " cosa saranno state tutte quelle sirene?" La voce dell'uomo che mi rispose non la dimenticherò mai; era bassa e roca, come a volte quella dei veri romanacci: " hanno rapito Moro" e non disse altro o sono io che non ho sentito più. Tornai a casa accorciando i miei giri. La pancia mi pesava ancora di più; o era solo la pancia? marta brancatisano
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