FILI D'ERBA
Variazioni sul tema del regalo
Testo e disegni: Laura De Luca
Musiche originali:
Silvano Valci
4. Questo regalo non si cambia
Io non ho mai “cambiato” un regalo.
Semmai me ne sono sbarazzata.
L’ho liquidato con eleganza, l’ho fatto scivolare distrattamente fuori dalla mia vita come si dimentica un giornale sul treno o si lascia un ombrello dentro un negozio.
(Disposta anche a bagnarmi di pioggia dalla testa ai piedi pur di riuscire a smarrire finalmente qualcosa...)
Siamo ostaggio della Sostituzione e della Interscambiabilità, e questo ci rende infelici.
Ma un vero regalo non si cambia.
Tutt’al più si perde o si dimentica, anche se mai del tutto.
No, questo mio regalo sarà unico, e dunque perfetto.
Gli basterà vivere tra le tue mani nell’attimo in cui ti verrà consegnato. Io stessa mi accontento di poco, delle briciole che cadono dalla tua tovaglia.
Gli basterà quella tua sorpresa iniziale, quello sconcerto con cui, senza dire, dirai:
-Davvero è per me?
Certo che lo è, lo è sempre stato e sempre lo sarà.
I regali riguardano l’eterno.
Ma lo sai che anche i regali si sorprendono?
Poi magari sanno di essere fuori posto e si dispongono a languire per secoli in chissà quale dimenticatoio, però li illumina per l’eternità quella luce iniziale, vivono di quello stupore, di quella anche se momentanea gloria piena di gratitudine che scaturisce da una piccola parola magari di circostanza:
-Grazie…
Se hai detto “grazie”, come fai a cambiarlo?
No, nessun regalo si cambia.
Perché anche se lo sostituisci, lui rimane se stesso.
Ma il regalo non ha nulla a che vedere con la propria identità di oggetto, con quel preciso valore economico.
“Quel che conta è il pensiero”.
Ti regalo tutti i fili d’erba.
Già lo so che non mi dirai mai: non so dove metterli.
Tu sarai capace di contarli, di dare un nome a ciascuno di essi, di comporre per loro una ninna nanna…
E di lasciarli esattamente dove sono.
Sarai capace di non desiderare nient’altro, da me.
Questo stato di pienezza e di grazia durerà pochi attimi, lo so benissimo.
E non avverrà mai in nome di chissà quale tirannia, soggezione, ricatto psicologico…
Dipenderà solo dal regalo e da quella fragile perfezione che lo ha generato.
Ovvero dal mio pensiero per te.
E sarà talmente perfetto che potrà permettersi di confermarsi inutile, di galleggiare per sempre in questa sua inservibilità, insomma di farsi da parte.
Non ti servirà mai a niente, e allora perché sostituirlo?