FILI D'ERBA
Variazioni sul tema del regalo
Testo e disegni: Laura De Luca
Musiche originali:
Silvano Valci
1. Questo è un regalo
Da quando ti conosco sogno di farti un regalo.
Ne ho comperati diversi, ma poi li ho sempre messi da parte.
Al momento di darteli, non mi sono più sembrati adatti.
E poi quando è il momento di un regalo?
Certe volte un regalo richiede la vita intera.
E ci sono regali che durano tutta una vita.
Comunque l’ oggetto che hai tra le mani e su cui stai posando lo sguardo in questo momento è un regalo.
E’ uno strano oggetto, fatto di tanti oggetti.
E’ un grande pensiero, con dentro tanti pensieri. Ci assomiglia.
Infatti anche noi umani siamo fatti di parti diverse.
Un paio di occhi, fantasie, arrabbiature, unghie, capelli, un neo sporgente, prurito sul gomito, dita che prendono, polpastrelli che suonano, sapore di cioccolata sotto la lingua, odore di patatine fritte, il cuore che a un certo punto si mette a battere forte...
Ma siamo anche qualcos’altro rispetto alla somma di tutte queste parti.
Parole accuratamente scelte, tagliate, spostate, caratteri tipografici, note tenute, inchiostri trasparenti...
Anche l’oggetto che stai osservando non è soltanto la somma delle sue parti.
E’ un regalo!
E’ tutto quello che vorrei offrirti e che non riesco a trovare mai in nessun negozio.
E che comunque, quand’anche lo trovassi, non riuscirei a darti.
Perché non è mai il momento di un regalo.
Un regalo è grave e sacro come conviene alle cose di Dio, ma anche futile e leggero, può pesare quanto una canzone.
Come tutti i regali, anche questo non ha esattamente un proprietario.
A chi appartiene, veramente, un regalo?
A chi lo fa oppure a chi lo riceve?
Io l’ho scelto per te: per questo ti appartiene fin dal momento in cui io ne entro in possesso, anche se è ancora lontanissimo dal tuo sguardo.
Ma diventa definitivamente mio proprio nel momento in cui lo perdo per consegnartelo.
Da quando lo hai ricevuto, sarà per sempre mio, perché guardandolo non potrai non vedere me...
Ma sarà anche solamente tuo: non potrai condividerlo con nessun altro.
Insomma ci legherà stretti!
Ma non ti preoccupare, non ti chiederò mai che fine ha fatto il mio regalo.
Non pretenderò che tu lo tenga bene in vista da qualche parte.
Potrai anche non guardarlo neppure, chiuderlo in un cassetto, riciclarlo o buttarlo via.
Rimarrà per sempre il mio regalo.
Rimarrà per sempre il tuo.
Un regalo si esaurisce nel coraggioso gesto che lo accompagna, quando rischia perfino di passare inosservato. E’ questo il suo privilegio.
Ma ci stanno raggomitolati intorno i giorni, i mesi, gli anni: tutta la strada che io ho fatto per arrivare fino a te.
Ti vedo: te lo stai ancora rigirando tra le mani.
Lo osservi, pensi che potrebbe annoiarti, che non è il regalo giusto per te.
Tra un po’ lo scarti, lo esplori, conquisterai il suo segreto.
Ma fai ancora finta di niente,
il cuore perde un battito,
forse ti stupisci.
Studi, osservi, valuti, soppesi...
Alla fine mi ringrazi.
Hai appena riconosciuto il tuo regalo e per un attimo ti disorienti...
Acquisendo, hai smarrito qualcosa.
Hai smarrito il senso: ti stai chiedendo perché.
Ma questo regalo non ha nessun motivo. E mi ferisci se mi chiedi perché.
Sì, questa strana cosa che hai davanti, è un regalo.
Dice alcune domande.
Sogna di poterle insinuare dolcemente dentro di te mentre sei addormentato, distratto, innervosito dal traffico, sprofondato a giocare con la play station o a mandare una e-mail, teso a guardare un film...
Domande che altrimenti non riuscirei mai a porti.
E che, ovviamente, non hanno risposte.
Ma che belle le domande senza risposte.
Sono proprio i regali che preferisco!