I muri non posso spolverarli. I muri, dentro casa, sono altissimi, più che fuori. I muri hanno finestre, vecchi quadri, con generose cornici. Mute facce di antenati, oppure forme I muri hanno crepe, polveri verticali, finestre che affacciano su altri muri, esterni, che dentro hanno altri muri, pareti come facce, facce come pareti, con altre donne, come me, che non potranno spolverarli mai abbastanza. I muri, chi li scavalcherà? Non io, col mio sesso bastardo, ingrigita da pareti che mi imprigionano che mi conservano e non mi proteggono da pensieri e visioni, io parete murata di me stessa. I muri così solitari a volte mi assomigliano, guance di calce imperturbabili non-occhi addestrati all’indifferenza I muri, gli uomini e i loro murati pensieri.
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