Pianto di insalata

Piange troppo
nella plastica
quell’insalata.
Soffoca, la serra portatile,
di una lacrima
di lattuga.
Dille di uscire,
taglierò io il suo torsolo
con delicatezza.
Potrà darmi la sua foglia croccante
e cercherò di non farle male.
L’insalata nella plastica
è il vento in una bara,
la cipria che non uso più,
profumo della polvere
che a tutti i costi vuole
assomigliarmi.

E così il verde
si sfarina per nessuno,
in quel cellophane arbitrario
crudele come zinco.