Il dolore è un pavimento. Orizzontale destino del mondo su cui la schiena curva di una donna è un ramo di salice piegato. Curva la schiena curvo l’arco e il portale, armonioso del duomo, dove si celebra invece un tripudio di soffitti. Ma una donna preferisce il silenzio della terra, nuda oppure di mattonelle vestita, là dove lo straccio bagnato ripara l’inestinguibile pianto degli oppressi.
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