Ho anche la scrivania. Me la spolvero, me la guarnisco col fiore che posso. Me la ritaglio nell’angolo di casa più inutile, tra gli spazzoloni, qui nel ripostiglio. Di qui osservo il mondo. O non osservo, a seconda. Coi fogli di giornale ho messo in forma le scarpe, pulito i vetri e intanto sbirciato sull’articolo del giorno. Non è poi troppo diverso da qui il mondo, il tempo, frazionato a ripostigli, in cui accade di nuovo quello che stancamente accade.
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