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Prima scena La stanza. Filippo e Costantino. Una voce.
FILIPPO
- Questa notte non ho sognato - disse Costantino
guardando il fratello in piedi davanti a lui: spalle robuste, faccia
seria e capelli scomposti sulla fronte. Faccia seria.
COSTANTINO - Filippo! FILIPPO La voce di Costantino lo riportò alla realtà. COSTANTINO - Chi è il sognatore, tra noi due? FILIPPO E Filippo scoppiò a ridere, i denti bianchissimi e la mano che reggeva
la testa, tanto era violenta la sua risata. Anche Costantino rideva ora,
con l’aria che inciampava nella trachea e i sobbalzi del torace. LA VOCE Da tanto tempo sei con me, Filippo, e ancora non mi conosci?
FILIPPO La faccia di Costantino era più bianca del solito. COSTANTINO - Non sono un attore, non lavoro alla radio. Non mi serve la voce. FILIPPO Costantino guardò Filippo. Ridere, piangere, adirarsi? COSTANTINO - Non sono un bambino, capito? Non sono un bambino a cui puoi dire cosa fare e cosa non fare per il suo bene. Non esiste bene per me, non esiste più niente per me! FILIPPO Com’era bianco Costantino mentre le lacrime bagnavano il cuscino e Filippo gli accarezzava la fronte. LA VOCE Da tanto tempo sei con me, Filippo, e ancora non mi conosci? acquerello e matita di Irio Ottavio Fantini, 2002
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Filippo | Gaetano Lizzio |
Costantino | Andrea Martella |
La voce | Marco Guadagnini |
Musiche originali | Il re è morto, parte prima, Gianluca Podio |
Allestimento e regia | Gian Berardino Carlucci |